Sono passati esattamente 15 anni dal quel 20 gennaio del 1993 quando don Nicola Palmisano moriva a Roma all'eta' di 53 anni a seguito di una grave malattia ma la sua permanenza a Santeramo in veste di Direttore della Casa Salesiana ha lasciato un ricordo indelebile in quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
Si,la fortuna di conoscerlo, perche' non e' da tutti e di tutti i giorni incontrare sul proprio cammino una persona che ha offerto la sua vita ai giovani, agli anziani, ai piu' deboli. Le loro storie di emarginazione erano le sue storie di emarginazione, le loro storie di solitudine erano le sue storie di solitudine, le loro storie di violenza erano le sue storie di violenza, sempre schierato dalla parte dei piu' deboli, degli indifesi.
Lo ricordera' in modo particolare domani il Gruppo degli Ex Allievi Salesiani di Santeramo, fondato proprio da Don Nicola durante la sua permanenza a Santeramo, sia durante la celebrazione della Santa Messa delle ore 11.00 nella cappella dell'Istituto Salesiano e sia nell'incontro che si svolgera' a seguire nella sala delle conferenze dello stesso istituto.
Per tale occasione il presidente dell'Unione Exallievi di Santeramo, dott. Giovanni Plantamura, insieme a tutto il consiglio direttivo del quale nell'ultimo incontro del 15 gennaio scorso e' stato nominato vicepresidente Tonio Sette, invitano tutti gli iscritti alla partecipazione a questo importante appuntamento, durante il quale oltre a ricordare la figura di Don Antonio Palmisano saranno date interessanti informazioni in merito ad alcune attivita' di prossimo svolgimento.
Abbiamo tutte le ragioni per credere che nella giornata di domani la famiglia salesiana di Santeramo non sara' la sola a ricordare il compianto Don Nicola, infatti il suo carisma ha lasciato un immenso ricordo in tutti i luoghi dove ha vissuto.
Non e' certo un caso se il 21 marzo del 2006 e' stato inaugurato a Foggia, dove Don Nicola ha vissuto dal 1973 al 1986, un centro polivalente per anziani a lui intitolato.
"L'Amministrazione comunale di Foggia -fu detto durante la cerimonia di inaugurazione - e' orgogliosa di dedicare il centro a Don Nicola Palmisano, una figura carismatica, un uomo di grande spessore umano che ha segnato la storia del volontariato nella nostra citta' operando con i giovani, i minori a rischio, gli anziani".
Un riconoscimento piu' che doveroso quello dell'intitolazione del centro sociale poiche' don Nicola Palmisano durante i suoi tredici anni di permanenza a Foggia non esito' ad ospitare in chiesa intere famiglie senza casa e a celebrare messa sotto una tenda. Ha organizzato scuole serali per combattere la piaga dell'analfabetismo di ritorno ed ha allestito laboratori per dare avvio alla formazione professionale dei giovani.
Quella di don Nicola Palmisano e' una vicenda umana di battaglie sociali sostenute a viso aperto, lavorando con i tossicodipendenti della comunita' "Emmaus" di Foggia, costruendo le case dei terremotati dell'Irpinia e del Friuli, abitando l'ultima casupola del rione Candelabro a Foggia oppure tra il fango delle baracche "Zaccheo" a Taranto e del "Fosso" a Sant'Agnese a Roma.
Autore di opere notevoli, puntuale nei suoi interventi limpidi, e' stato direttore, oltre che della Casa Salesiana di Santeramo, anche dell'Istituto "Don Bosco" di Napoli. "Nuova costruttivita'" era il nome dell'associazione che presiedeva a livello nazionale per tentare di dare corpo ad un progetto di riedificazione di una societa' allo sbando.
Sono passati quindici anni da quel 20 gennaio 1993, ma sicuramente sono pochi, molto pochi, per dimenticare la vita di una persona come Don Nicola Palmisano.
FONTE: SantermoLive.it