Carissimi,
con il Mercoledì delle Ceneri, inizia il cammino della Quaresima che, come dice il Papa nel messaggio per la quaresima, "la quaresima ci conduce alla celebrazione della Santa Pasqua, è per la Chiesa un tempo liturgico assai prezioso e importante".
Purtroppo, nel nostro mondo pieno di rumore e di parole, dove non c'è più distinzione tra ciò che è feriale e ciò che è festivo, dove soprattutto non c'è più il senso di Dio, e quindi il senso del peccato, il tempo di Quaresima corre il rischio di passare inosservato.
Vivere la Quaresima è dunque, un impegno serio, è la riscoperta della nostra vita personale e comunitaria.
Come già previsto dalla nostra Programmazione di inizio anno 2010-2011 desidero ricordare e rilanciare alcuni impegni, affinché il nostro cammino quaresimale ci veda intensamente tutti impegnati. L'obiettivo dell'anno ci ricorda di porre Cristo al centro della nostra esistenza, per aiutare i ragazzi e i giovani a scoprire e a vivere la vita come vocazione.
Questo periodo ci offre la possibilità di approfondire e scoprire il nostro Battesimo. La quaresima ha un legame profondo con il sacramento del Battesimo che ha segnato per ognuno di noi l'incontro con il Signore Gesù (cfr Messaggio del Papa). Ecco, dunque il tema: "Chiamati ad essere figli di Dio". La Parola di Dio ci aiuterà a riflettere e riscoprire la chiamata di Dio ad essere suoi figli nel Figlio. E' un dono gratuito di Dio Padre che dobbiamo ravvivare in ciascuno di noi sia a livello individuale che comunitario.
La chiamata, altro non è che la proposta che Dio fa all'uomo, per la realizzazione di se se stesso; Dio ci chiama alla salvezza, alla santità.
La nostra chiamata viene da lontano, ha la sua radice nel cuore di Dio che dall'eternità ci ha voluti come figli, "in Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo" ( Ef 1,4ss).
Allora la chiamata è azione di Dio nei confronti dell'uomo:
- Un'azione misteriosa: proviene da Dio che da sempre e per sempre chiama secondo la sua fantasia.
- Un evento sempre diverso: non c'è mai ripetizione, e ognuno compie un suo specifico cammino, diverso da quello di un altro. Dunque grande originalità, sia di Dio che della persona. Dio non lavora come in una catena di montaggio.
- Un dialogo di libertà: Dio si abbassa a livello dell'uomo col mistero dell'incarnazione di Gesù, e nella sua libertà intercetta la vita dell'uomo.
- Un farsi vicino di Dio all'uomo: Dio avrebbe potuto benissimo chiamare a sé l'uomo rimanendo al suo posto; invece, si avvicina all'uomo, gli viene incontro.
- Un dono d'amore: è un trovare Qualcuno, non un lasciare qualcosa. La chiamata di Dio è l'Amore che ci raggiunge e che ci chiede una risposta d'amore: il dono della nostra vita.
La chiamata è il momento in cui Dio supera la distanza infinita che c'è fra noi e Lui, per conversare con noi, per stare con noi.
Resta evidente che l'iniziativa della chiamata è di Dio, essa si pone come fondamento alla nostra libertà, della nostra realizzazione.
Eco perché la chiamata di Dio è prima di tutto chiamata ad essere discepoli di Gesù, chiamata alla santità di vita, chiamata all'amore e al servizio di Dio, chiamata all'esistenza cristiana.
Ed ancora, la Chiamata è sempre diversa: pensiamo alla delicata chiamata di Samuele attraverso Eli, pensiamo all'irruente chiamata di Paolo che Dio scaraventa a terra; pensiamo alla chiamata dei santi, la chiamata di don Bosco (sogno dei 9 anni)...
La chiamata non è mai un momento casuale ma è il momento migliore per ognuno di noi; ma non lo capiamo mai subito!
Ed in questa diversità di chiamata si inserisce la chiamata che Dio ha fatto ad ognuno di noi.
La Parola di Dio del periodo quaresimale ci aiuterà ad approfondire meglio la chiamata che Dio ci ha fatto.
1. Chiamati ad essere figli.... che scelgono
2. Chiamati ad essere figli... che camminano verso una meta
3. Chiamati ad essere figli... che vivono incontri in profondità
4. Chiamati ad essere figli... che si lasciano guarire
5. Chiamati ad essere figli... che sanno ricominciare
Ed ecco alcuni impegni concreti:
Offerta della cena del digiuno, o qualunque altra privazione a beneficio dei bisognosi.
Puntualità, agli incontri specialmente alla messa domenicale.
Gara di solidarietà pro-missioni salesiane per tutti i gruppi dell'oratorio, ma non sarebbe male allargarla anche a tutti i gruppi dell'Opera (si concluderà alla fine della Quaresima).
Come non individuare tutto questo nostro cammino anche nel Vangelo che abbiamo ascoltato.
1. L'invito alla preghiera
Per riscoprire l'incontro del nostro cuore con il Cuore di Dio.
In questo ci aiuteranno i momenti di preghiera pensati per i giovani e gli adulti: la Lectio divina; e la riflessione e meditazione sulla Passione di Gesù ogni venerdì.
2. Il digiuno e l'astensione dalle carni
Sembrano segni, questi, forse fuori dal tempo ma ci aiuteranno nel dominio di noi stessi per conquistare una maggiore libertà interiore per seguire il Signore.
Ma digiuno, significa anche iniziare a rinunciare a tutto ciò che non ci rende pienamente liberi da noi stessi, liberi da ogni dipendenza... (ognuno scelga la sua rinuncia). Queste rinunce ci aiuteranno a far crescere in noi e attorno a noi la carità.
3. La carità
Gara di solidarietà, di accoglienza verso tutti, specialmente verso i più bisognosi.
Concludo con una preghiera:
Ti preghiamo, Signore Gesù,
fa' che questa cenere che scenda sulle nostre teste
ci svegli dal torpore del peccato.
Fa' che questi quaranta giorni
siano un occasione speciale per convertire il nostro cuore a Te,
e rimetterti al primo posto della nostra vita.
Donaci di saper riconoscere il tuo passaggio
e di vivere ogni istante con la certezza
che Tu cammini in mezzo a noi e ci chiami ad essere tuoi figli,
che Tu sai aspettare il nostro passo lento e insicuro;
che Tu sai vedere in noi
quello che nemmeno sappiamo immaginare.
In questi quaranta giorni,
metti nel nostro cuore desideri
che palpitino al ritmo della Tua Parola per riscoprire il senso della tua chiamata.
Maria aggiunga ciò che manca alla nostra preghiera.
Amen.
Buon cammino della quaresima!