Nuovo teatro il Saltimbanco

martedì 03 febbraio 2009

"Un Oratorio senza musica è come un corpo senz'anima". E' questa una frase di Don Bosco che chiunque ha frequentato una casa salesiana ha sicuramente ascoltato. Questa frase dice, anzitutto, l'importanza che ogni forma di espressione artistica ha nel sistema educativo salesiano. Un'importanza a cui lo stesso Don Bosco ha dato peso con la sua vita e le sue iniziative. Da quando, ragazzo, si esibiva come saltimbanco, come prestigiatore o come cantastorie, a quando, adulto, mette su una banda, scrive ed edita libri e giornali, scrive e rappresenta commedie."


Con queste parole l'ispettore Don Pasquale Martino, davanti ai tanti ragazzi dell'oratorio, ha inaugurato il nuovo teatro "Il saltimbanco" dell'Oratorio Salesiano di Santeramo, lo scorso 31 gennaio 2009, a conclusione della festa di San Giovanni Bosco.

 

I festeggiamenti in onore del nostro Santo fondatore erano già iniziati nella mattina, con uno spettacolo per i ragazzi delle scuole elementari e medie di Santeramo e proseguiti nel pomeriggio, con dei giochi per tutti i ragazzi organizzati dagli animatori nel cortile dell'oratorio.

 

Durante la celebrazione Eucaristica, presieduta dall'Ispettore don Pasquale Martino e concelebrata dal direttore dell'Oratorio di Santeramo Don Ciro Solofra e dal delegato della Pastorale Giovanile Don Luigi Cella, don Pasquale Martino ha più volte ricordato l'importanza educativa del teatro e ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la ristrutturazione del "vecchio teatro", regalando alla città e soprattutto ai giovani un nuova possibilità di crescita umana e cristiana.

 

E infatti lo scopo del nuovo teatro è una crescita culturale e sociale lasciandoci contaminare dalle complessità e dalla creatività. E qui il progetto- teatro diventa strumento e protagonista. Un modo quindi di pensare il teatro, questo, che afferma il suo valore civile riconoscendo, nel contempo, le sue grandi potenzialità di strumento di comunicazione sociale. Ed è grazie a questa capacità di rileggere le problematiche del quotidiano nello spazio neutrale della finzione, dando voce alle paure ed ai desideri di una comunità, che proprio il teatro può diventare un prezioso linguaggio attraverso il quale dare voce ai ragazzi e alle tematiche che li toccano più da vicino, in tempi di emergenza sociale e culturale.

 

Questo, dunque, è il dato di partenza del lavoro che ci aspetta. Un dato che, senza perdere di vista i modelli culturali a cui ognuno fa riferimento, sia in grado di porre il ragazzo e le sue potenzialità espressive al centro del discorso e, insieme, di suggerire i possibili percorsi per individuare un teatro capace di appartenere ai ragazzi stessi. Una scelta di campo precisa che sposta l'attenzione dal teatro inteso come modello da imitare, alla persona che inventa il proprio teatro partendo dalla sua particolare visione del mondo.

 

L'Augurio per il nuovo teatro e che possa essere un valido contenitore culturale per tutta la città di Santeramo (e non solo!) e che tutti sappiano valorizzare questa nuova opportunità in modo che la presenza Salesiana torni ad essere un importante punto di riferimento per tutta la città, in particolare per i ragazzi e i giovani!!!

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