Nella celebrazione eucaristica di ieri, 29 ottobre, abbiamo festeggiato don Rua, nel centenario della sua morte. Riportiamo uno stralcio dell'omelia recitata dal nostro direttore don Giovanni.

Con il cuore pieno di gioia, oggi grazie a don Rua ci sentiamo orgogliosi di appartenere alla famiglia salesiana. Don Rua un prete esile, tutta bontà e mitezza ci parla e ci fa sentire vivo don Bosco.

Ma chi è don Rua?  E' il primo successore di don Bosco, cioè colui che ha continuato, diffuso, completato e sviluppato la sua opera, sviluppando ed organizzando meglio l'oratorio.

Noi tutti che siamo cresciuti nell'oratorio non possiamo non avere profonda gratitudine nei suoi confronti.

Cosa ci ha insegnato? Ad essere fedeli a don Bosco, a continuare la sua opera, ognuno rispettando il proprio ruolo: ragazzi, genitori, educatori, animatori e salesiani.

Don Rua insegna a noi salesiani a rimanere salesiani, uniti a don Bosco e a tutti, invece,  l'amore per la chiesa, per il papa e la devozione a Maria Ausiliatrice.

Stasera dobbiamo scorgere dentro di noi una passione in più, una motivazione nuova e rinnovata da donare ai giovani.

Cerchiamo di scorgere tutti quanti, un desiderio grande di proseguire il nostro cammino verso la santità sentendoci  in buona compagnia con don Rua. In comunione con tutto il mondo salesiano, ringraziamo il signore per il dono di don Rua  e chiediamo la grazia per  tutti noi, per il nostro oratorio,per il nostro paese, di crescere nella santità, come ha fatto lui.

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