"Studia di farti amare"

mercoledì 23 settembre 2009

Carissimi,

sono particolarmente lieto di salutare tutti, attraverso il nostro sito.


Con questo saluto desidero esprimere la mia gratitudine all'Ispettore, a don Ciro (che mi ha preceduto in questo compito) e a voi tutti che avete preso parte alla celebrazione che ha dato inizio al mio mandato.


Venerdì 18 settembre l'Ispettore, don Pasquale Martino, mi ha nominato ufficialmente come direttore della Comunità di Santeramo in Colle. In quella sera con il cuore che mi batteva a mille e l'emozione, ho commentato l'augurio che l'ispettore mi ha fatto:  "sii don Bosco a Santeramo".


Ora qui con gioia insieme a don Antonio confermo questo mio impegno.


Sono sicuro di avere accanto una comunità che mi sosterrà in questo compito, per questo ringrazio sin d'ora i salesiani Cooperatori, gli ex-allievi, gli animatori e soprattutto i ragazzi e i giovani tutti.


Riporto in breve l'episodio di Don Michele Rua, primo successore di don Bosco.


Quando Don Rua fu inviato a Mirabello per fondare una nuova casa, egli compendiò i consigli ricevuti da Don Bosco in una sola espressione: "A Mirabello cercherò di essere Don Bosco". Ritengo fondamentale per me e per tutti noi assumere questo stesso atteggiamento! Questo è infatti anche il progetto di vita, che troviamo espresso nelle nostre Costituzioni salesiane: essere Don Bosco oggi, là dove ci troviamo a vivere ed operare. Diventare Don Bosco, giorno dopo giorno, è esattamente ciò che ci indicano concretamente le Costituzioni.


L'altra espressione che ha richiamato ancora don Pasquale, è questa: "studia di farti amare!". Da parte mia, desidero già fin d'ora assicurare che nello svolgimento del mio mandato conserverò ogni attenzione per incrementare la pazienza e "cercare il bene delle anime", così come si esprimeva don Bosco. E se non ci riuscirò, mi correggerete!


Estendo volentieri il mio pen­siero ed il mio fraterno saluto ai sacer­doti, alle religiose ed ai religiosi, alle autorità civili e militari e a tutti coloro che da sempre sono vicini alla Famiglia Salesiana.


Desidero, infine, rivolgere il mio augurio  a tutti, particolarmente i giovani, perché riescano a ri­scoprire i valori fondamentali della vita, per diventare ogni giorno "buoni cristiani e onesti cittadini".

Don Giovanni

 

Don Bosco raccomanda di studiare di farsi amare, non viene chiesto di provarci così a tempo perso, ma impegnarsi applicandosi, studiando appunto, di riuscire a farsi voler bene da Santeramo, in particolare dai giovani.

 

E' quello che vogliamo fare pure noi, augurare a don Giovanni, ma anche a don Antonio Gentile, che rappresentano don Bosco, oggi a Santeramo, un impegno capace di testimoniare il bene "ESAGERATO" di don Bosco per i giovani!

 

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