L'oratorio salesiano nei giorni 18 e 19 Luglio ho organizzato, presso l'auditorium della scuola media statale Francesco Netti, un corso di formazione (un workshop) per i cantanti della sezione giovani che si esibiranno sul palco del 42° Festival della Canzone Oratoriana nei giorni 1 e 2 Agosto.
Come è già avvenuto l'anno scorso il festival si è contraddistinto per un'importante novità:la collaborazione con la HOPE SCHOOL MUSIC di Roma,una scuola finalizzata alla formazione e all'educazione dei giovani nel settore della musica,dello spettaclo e della comunicazione.
Il workshop è stato tenuto da un docente della Hope Scool music, Mauro Labellarte che ha messo a disposizione dei giovani cantanti le sue conoscenze nell'ambito della musica e della tecnica vocale; e da un formatore, Claudio Apricena il quale ha inserito la formazione in un orizzonte antropologico crisitano e nel progetto educativo della scuola. Ad accompagnare il workshop, il valido apporto dell'orchestra del Festival diretta dal maestro Gaetano Porfido.
Obiettivo primario del corso è stato quello di fornire le tecniche di base dell'interpretazione originale della canzone in gara e di migliorare la comunicazione del palcoscenico, la spazialità, la postura ed i movimenti, nel profondo rispetto sia di se stessi con la propria unicità, sia delle persone del pubblico. Cantare è comunicazione, e in quanto tale, lo si deve fare nel migliore dei modi. Una comunicazione che è quella della musica attraverso il lavoro dell'interprete che deve immergesi dell'abisso di sè, ricercare le sue emozioni dalle esperienze e renderle fruibili al pubblico.
Un workshop che ha visto la partecipazione attiva dei presenti attraverso l'analisi e l'indicazione dei percosi di miglioramento delle canzoni interpretate. Al termine dell'esperienza il docente ha commentato dicendo che il lavoro che l'oratorio salesiano organizza attraverso il Festival è del tutto positivo soprattutto perchè è utile alla crescita musicale dei giovani, ha aggiunto che, ascoltando i brani dei giovani interpreti santermani la qualità dei cantati è mediamente alta. Ci auguriamo che questi momenti musicali siano da stimoli ai giovani che intendono comunicare attraverso la musica e che questa importante iniziativa ponga le basi per un percorso continuativo.
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Mirko Natuzzi