Strenna 2016

mercoledì 18 novembre 2015

Ognuno di noi può fare un “esercizio di lettura” del poster della Strenna per il 2016: “Con Gesù percorriamo insieme l’avventura dello Spirito”. Non c’è bisogno di essere dei semiologi per interpretare i segni di un disegno, perché esso è eloquente per se stesso; si tratta di lasciare parlare ciò che l’immagine evoca in noi. Provo per questo a tratteggiare qualche suggestione a partire dai simboli che nel poster appaiono.

di Don Francesco Cereda,

Vicario del Rettor Maggiore

 

La basilica di Don Bosco a Castelnuovo, che sta sullo sfondo, ci ricorda che siamo appena usciti dal Bicentenario della nascita del nostro caro Padre e Fondatore. La memoria grata di questo evento, a lungo preparato e vissuto con profondità ovunque, ma specialmente sui luoghi salesiani, è una ricchezza che deve portare abbondanti frutti carismatici; quindi non può essere subito dimenticata, ma deve essere ravvivata nei suoi aspetti essenziali.

Il cammino di un popolo si snoda a partire dalle nostre umili origini dei Becchi; è una fiumana di gente. Siamo numerosi: la Famiglia Salesiana, i giovani, i laici; camminiamo tutti insieme e siamo contenti di farlo. Il simbolo del cammino richiama le parole della strenna: “percorriamo insieme”. Dal Bicentenario siamo usciti con una identità carismatica rafforzata e quindi con un senso di appartenenza più marcato. Il cammino è festoso; il cammino favorisce l’incontro e l’incontro sostiene il cammino; senza incontro non c’è cammino.

Noi camminiamo con Gesù. Egli è la direzione del cammino; noi tutti siamo diretti verso di Lui. Gesù è anche alla testa del cammino; Egli ci indica la strada, perché è la via; così infatti Egli ci dice: “Io sono la via”. Il cammino è la via percorsa dallo stesso Gesù. Egli però è soprattutto compagnia; come con i discepoli di Emmaus Egli si fa compagno amichevole di viaggio, soprattutto dei giovani. Gesù con una mano invita il giovane a camminare con Lui e a seguirlo; con l’altra gli offre sostegno e vicinanza; esprime amorevolezza; egli è il “volto della misericordia”.

Il cammino con Gesù è un’avventura; è un’avventura dello Spirito. Per questo Gesù rivolge l’invito al giovane: “su, vieni al mio seguito!”. Noi possiamo dire di sì o di no. Non sappiamo dove ci porterà il cammino della sequela di Gesù. Lo Spirito, che è il maestro interiore, ci suggerisce e ci convince ad accogliere l’invito di Gesù e a essere suoi discepoli. Lo Spirito è una presenza discreta e silenziosa; Egli scompare e non si nota per far posto a Gesù. Tu “non sai da dove venga e dove vada, perché egli soffia dove vuole”. Il suo soffio è impercettibile, ma anima e dà vita. Non si vede, ma è presente.

Il cammino con Gesù, che è un avventura dello Spirito, provoca l’incontro. Nel primo piano del poster c’è l’incontro disponibile del giovane con Gesù. Il giovane porta nel cuore lo spirito di Don Bosco. Se nella preparazione al Bicentenario siamo stati invitati a ripartire da Don Bosco; ora il nostro impegno è “ripartire da Gesù” nel nostro modo specifico salesiano. Il centro e il primato va dato al Signore Gesù: mettiamoci al seguito di Cristo sui passi di Don Bosco.

 

da infoans.org

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