Il 2 ottobre 1854 ebbe la fortuna d'incontrare Don Bosco, il grande apostolo della gioventù, il quale subito «conobbe in quel giovane un animo secondo lo spirito del Signore e rimase non poco stupito, considerando i lavori che la grazia divina aveva già operato in così tenera età».
Al piccolo Domenico che gli domandava ansiosamente:
- Ebbene, che gliene pare? Mi condurrà con lei a Torino per studiare?
Il Santo Educatore rispose:
- Eh, mi pare che ci sia buona stoffa.
- A che può servire questa stoffa? - replicò Domenico.
- A fare un bell'abito da regalare al Signore.
- Dunque, io sono la stoffa, ella ne sia il sarto. Dunque mi prenda con lei e ne faccia un bell'abito per il Signore.
Domenico Savio chiuse la sua breve esistenza a Mondonio, il 9 marzo 1857, a soli 15 anni. Con gli occhi fissi in una dolce visione, esclamò: «Che bella cosa io vedo mai!».
La fama della sua santità; suggellata dai miracoli, richiamò l'attenzione della Chiesa che lo dichiarò eroe delle virtù cristiane il 9 luglio 1933; lo proclamò Beato il 5 marzo 1950, Anno Santo; e, quattro anni dopo, nell'Anno Mariano, lo cinse dell'aureola dei Santi (12 giugno 1954).
Oggi. 6 maggio, ricorre la Festa del "Santo di 15 anni".
Alle ore 20 nel nostra Cappella si terrà un momento di preghiera