PRIMA DI TUTTO GLI UOMINI
Sono le ore 20 di mercoledì 29 Aprile; un gruppo di circa 80 persone, tra ragazzi, giovani ed adulti, provenienti dalla Campania, dalla Puglia e dalla Basilicata, è partito da Bari Redentore per partecipare all'Harambèe 2009 organizzato dall'Ispettoria Meridionale Salesiana (4 i partecipanti di Santeramo).
Ore 8:00 di giovedì 30 aprile: il gruppo è arrivato a destinazione e si sottopone alle procedure di riconoscimento presso la dogana. Un pullman li trasporta presso l'oratorio salesiano che li ospiterà per questi giorni. Attraverso i finestrini saltano all'occhio le miriadi di distributori di benzina, uno accanto all'altro, i numerosi cantieri, si costruisce ovunque, strade, case, palazzi; i numerosi ed enormi cartelloni pubblicitari della Vodafone e della Coca- cola; i centri commerciali.
Il gruppo arriva in oratorio, è bello, pulito, grande, colorato ed accogliente. I salesiani del luogo, accolgono i ragazzi con entusiasmo, tanto che gli stessi si sentono subito a casa.
Ore 15:00 - partenza per Kruja, splendida cittadina situata su un'altura. Il panorama è incantevole. Qui il gruppo visita il museo dedicato all'eroe nazionale, Scanderberg. La guida è gentilissima, oltre che molto preparata.
1 Maggio - Il gruppo parte per visitare l'altro oratorio presente sul territorio. E' un tripudio di abbracci, sorrisi, musica, balli, bans, allegria contagiosa. I ragazzi del posto preparano, aiutati dalla mamme (classico di un oratorio) un pranzo da gran cerimonia, il gruppo italiano è servito e riverito, non possono nemmeno alzarsi per buttare un bicchiere, sono ospiti!!!!
2 Maggio - L'esperienza del gruppo italiano sta per terminare, ma prima di andar via, il direttore dell'oratorio che li ospita, gli illustra le strutture e le attività che svolgono. Il Centro don Bosco è composto da una scuola professionale per idraulici, elettricisti, muratori e sarte; da un centro diurno che accoglie bambini particolarmente svantaggiati; dall'oratorio con i suoi campi da gioco; da un social business che offre lavoro, con un discreto profitto, a categorie di persone in difficoltà; nonché da una meravigliosa chiesa nuova di zecca.
In estrema sintesi, questo è quanto abbiamo visto, condiviso e conosciuto durante l'Harambèe 2009, termine che in lingua swahili significa "stare insieme", condividere". Ho volontariamente omesso di scrivere il paese straniero che ci ha ospitato e le città che ci hanno accolto. Il motivo è molto semplice: leggendo queste poche righe ognuno di voi, mi auguro, ha pensato "che bella esperienza che hanno vissuto, che bei luoghi hanno visitato, quanta brava gente hanno incontrato!". Bene, è quello che volevo ottenere, evitare che iniziaste a leggere questo racconto, con gli occhi e il cuore pieno di pregiudizi. Vi ho descritto i luoghi, meravigliosi, ma soprattutto le persone, davvero speciali che abbiamo incontrato, senza che voi poteste giudicare prima di conoscere.
Il Paese che ci ha accolti, coccolati e meravigliati è l'Albania. Gli oratori che abbiamo visitato sono quelli della città di Tirana e di Scutari. Ognuno di noi, immediatamente, associa il nome Albania, agli sbarchi di immigrati clandestini, alla criminalità, alla violenza. Ma l'Albania, come l'Italia del resto, non è solo questo. Innanzitutto, il popolo albanese, nonostante le violenze e le sopraffazioni che ha subito per decenni, è un popolo felice, accogliente e generoso. Il Paese, man mano sta ricominciando a vivere, a organizzare la propria vita. Certo, i lati oscuri, ce ne sono ancora, purtroppo!
C'è tanta povertà........A Breglumas, per esempio, un quartiere di Tirana, i Salesiani gestiscono un piccolo oratorio. Non appena abbiamo varcato il cancello di ingresso, i bambini ci sono corsi incontro e, con nostro grande stupore, ci hanno abbracciato e baciati, uno per uno. Sembravamo dei benefattori....ma non lo eravamo e non lo siamo. Erano felici semplicemente perché eravamo lì con loro, non ci hanno chiesto denaro, giocattoli o vestiti, volevano solo tenerci per mano e giocare con noi. Ecco....questa è l'Albania, terra meravigliosa, fatta di gente meravigliosa.
D'ora in avanti, vi chiedo una cortesia: prima di giudicare un immigrato, albanese, o croato, o macedone, o somalo, o malgascio......contate fino a dieci, venti, cento e pensate......
Ognuno di noi, indipendentemente dalla nazionalità, vale in quanto persona umana, prima di essere albanese, italiano, cinese, ognuno di noi è Mark, Michele, Dardan, Francesca, Ietta, Dominik......
Prima di tutto......siamo uomini.