Nell'anno dedicato all'apostolo Paolo, don Antonio Mazzi, ha fatto l'intero pellegrinaggio sui luoghi paolini, per capire meglio come quest'uomo, da bestemmiatore e persecutore incallito, si sia trasformato in un apostolo-educatore itinerante. Per questo ha scritto un 'vademecum' per ripassare e, così non dimenticare, quei requisiti fondamentali per essere degli educatori.
'L'educatore è sempre ottimista,positivo e rasserenate
L'educatore sa che da qualche parte,in qualsiasi persona, c'è quel che basta per salvarla. Nessun uomo, nessuna situazione , è irrecuperabile. Il male vince sempre nei primi tempi; il bene nei secondi (sportivamente parlando).
L'educatore lavora insieme. nessuno salva e si lava da solo.
L'educatore è un po' folle. Non si accontenta di battere le strade già battute. Non ha paura di aprire sentieri nuovi, anche impervi.
L'educatore si lascia educare più dai piccoli segni che dalle formule stereotipate, più dai non luoghi che dai luoghi, più dalla semplicità che dalla complicazione.
L'educatore è un "contempl-attivo".'