'Siete un tesoro'!
Con queste parole ieri sera il nostro vescovo monsignor Mario Paciello, ha aperto l'incontro con i giovani della nostra comunità cittadina. 'Amare o farsi amare?', 'vivere od esistere?', 'dare o riceve?': sono alcuni degli interrogativi che gli erano stati posti in precedenti incontri e che ieri sera ha 'rigirato' a noi giovani santermani.
La giovinezza, ha sottolineato , è una ricchezza, un dono speciale che non deve essere sciupato: è intelligente, è ricca, vigorosa ed è soprattutto libera; quella libertà che ci permette di tirare fuori l'impossibile e creare con le nostre mani quello che più desideriamo. Bisogna vivere a pieno la giovinezza, vivere al massimo ogni momento, dando il meglio di sé, in continua ricerca e confronto con il Signore: solo così possiamo dire di aver vissuto, senza accontentarsi e scendere a compromessi.
Il vescovo ha sottolineato che i giovani devono essere 'sognatori con i piedi per terra ': non si deve avere paura di sognare qualcosa di bello e grande per noi, non dobbiamo accettare passivamente quello che la cultura e la società ci offrono, solo perché i nostri sogni costano fatica; ma lottare e costruire ciò in cui crediamo.
L'incontro poi è proseguito con un piccolo confronto 'diretto' : ad alcune nostre domande ha risposto esortandoci ad uscire da una situazione di 'sopravvivenza', di guardarci bene dentro e ripartire da noi per poter dire finalmente di stare vivendo.
Il cambiamento non possiamo pretenderlo dalla società o dagli altri, se prima non lo attuiamo su noi stessi. Ci ha esortato a non seguire strade già segnate, perché alla fine, non avremmo nessun merito; ma a tracciarne delle nuove, 'originali', difendendo quella libertà che spesso vogliono toglierci.
In conclusione, all'osservazione avanzata da uno di noi, sull'assenza all'incontro di giovani non appartenenti a realtà cattoliche, ha risposto di non abbatterci e ci ha invitato ad essere lievito tra gli altri.
Siamo un tesoro sempre e questo non dobbiamo mai dimenticarlo.