Si e' svolto mercoledi' 12 marzo 2008 il primo incontro per la preparazione del 41 Festival della canzone oratoriana, presenti diverse figure accumunate dalla voglia di mettersi in gioco e far rinascere il nostro festival.
Importante ricordare la presenza del maestro Vito Nicola Paradiso, che ormai da diversi anni accompagna i nostri ragazzi alla rappresentazione canora.
Dopo una breve preghiera introduttiva, don Ciro Solofra, direttore della Casa Salesiana, ha aperto la riunione con questa frase fortemente provocatoria: "Io il Festival lo voglio fare!". Intento del salesiano e' stato quello di voler spronare l'intera comunita' non solo salesiana, ma anche locale, alla partecipazione attiva a quest'evento che accompagna il nostro paese da 41 anni.
Novita' sono quelle che tutti i presenti si sono prefissi di trovare per rivitalizzare e ringiovanire il nostro incontro estivo, che ultimamente non e' stato molto seguito.
Inutile fossilizzarci a trovare le cause dei flop degli anni passati, l'importante ora e' guardare avanti e cercare elementi concreti che avvicinino a questa realta'.
"L'unione fa la forza" ci ricorda il presidente degli ex allievi, Giovanni Plantamura, che da quest'anno guidera' questo gruppo contenente diverse figure professionali, ad organizzare e supportare attivamente il Festival.
Sono fortemente richiesti collegamenti esterni in ogni settore costitutivo di questo grande edificio che richiede molta fatica, soprattutto se si e' in pochi a doverlo costruire.
Si e' fatto riferimento alla collaborazione avvenuta lo scorso anno tra la tipografia Baldassarre e la scuola grafica di Acquaviva delle Fonti per la realizzazione della scenografia di questa manifestazione.
La data dell'esibizione di quest'anno e' fissata per il 2-3 Agosto. Il Festival puo' essere un ottimo mezzo per veicolare messaggi positivi e far rivivere determinati valori nella nostra realta' sociale che purtroppo si sono persi di vista.
Come l'incontro avvenuto addirittura 4 mesi prima ha voluto dimostrare, persone con voglia di fare ce ne sono, ma tutti coloro che ne hanno le possibilita' dovrebbero sentirsi chiamati a contribuire per il rinsaldamento di una parte costitutiva della nostra tradizione.
FONTE: Santeramolive.it