Don Bosco incanta Santeramo

venerdì 04 ottobre 2013

Sorrisi, colori, schiamazzi, gioia, commozione. Così Santeramo ha risposto all'arrivo dell'urna contente le reliquie di San Giovanni Bosco. In centinaia si sono riversati per strada, sui balconi, sui terrazzi per salutare già dal mattino il santo dei giovani. All'arrivo presso la casa di riposto "Simone-Calabrese" don Bosco è stato festosamente  accolto dalla comunità salesiana e dagli ospiti della struttura. Pochi passi e già una grande folla di ragazzi delle scuole secondarie di primo grado "San G. Bosco-Netti" ha acclamato suonando e ballando in Suo onore. Il corteo si è snodato poi per le vie del paese,  inglobando anche i bambini delle scuole primarie e della scuola dell'infanzia Quasimodo. Ogni istituto si era preparato all'evento con canti, balli e decorazioni davvero originali. Tutti sembravano conoscere da sempre don Bosco.

 

In piazza Garibaldi si sono svolti i saluti di rito da parte del Vescovo, S.E. Mons. Mario Paciello, del sindaco di Santeramo, prof. Michele D'Ambrosio, dell'ispettore dell'Italia Meridionale salesiana, don Pasquale Cristiani e del direttore della casa salesiana, don Giovanni Monaco. Anche un ragazzo di scuola media ha salutato con un breve, ma significativo discorso. Poi il corteo si è diretto verso la "casa" di don Bosco, l'oratorio salesiano

 

All'arrivo un fiume di persone ha occupato tutto l'ambiente a partire dalla tensostruttura dove è stata riposta l'urna. Da quel momento, e per tutta la giornata, il reliquiario non è mai rimasto solo. Chi andava e chi veniva in un clima di ascolto e di preghiera.

 

Alle 19.00 si è svolta la Santa Messa, presieduta dal Vescovo della Diocesi. L'oratorio è stato immerso per circa due ore in un'atmosfera profonda e colma di significato, nonostante le oltre 1400 sedie poste per l'evento non sono state sufficienti a contenere neppure la metà dei partecipanti. La fiaccolata ha fatto seguito alla celebrazione: suggestivi lumini rossi hanno percorso le vie principali del paese mentre i gruppi dell'oratorio vegliavano il Santo.

La preghiera si è fatta viva fino a notte fonda allorquando qualcuno si è assopito ai piedi di San Giovanni Bosco;  ma alle prime luci dell'alba, la tensostruttura si è nuovamente affollata per la messa conclusiva. Trepidanti i fedeli hanno salutato don Bosco, partito alla volta di Taranto. La partenza ha avuto il sapore di un "arrivederci, resta con noi", ma soprattutto di un' immensa gratitudine.

 

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