In centomila a Piazza San Pietro per la messa pasquale che il papa ha celebrato sul sagrato della basilica e per la benedizione "Urbi et orbi". I fedeli erano giunti in Vaticano sin dalle prime ore della mattinata. Al termine della cerimonia pasquale hanno ascoltato il messaggio e ricevuto la benedizione Urbi et Orbi, alla città di Roma e al mondo. La prima come sempre l'italiano e l'ultima come sempre il latino, e tra queste 61 lingue del mondo. Oltre alle più diffuse lingue europee, Benedetto XVI ha formulato gli auguri tra l'altro in turco, suhaili, samoano, armeno, urdu, mongolo.
I primi auguri di Pasqua del papa sono come sempre in italiano, e quest'anno "in particolare per quanti soffrono a causa del terremoto. Il Cristo risuscitato - ha detto - guidi tutti su sentieri di giustizia, di solidarietà e di pace e ispiri a ciascuno la saggezza e il coraggio necessari per proseguire uniti nella costruzione di un futuro aperto alla speranza". Le parole del papa sono state accolte da un grande applauso.
Nel messaggio il Pontefice ha chiesto "Giustizia" per l'Africa, e la fine di "conflitti", "povertà", "malattia" e fame nel grande continente. Ha parlato del Medio Oriente auspicando tra israeliani e palestinesi la "riconciliazione" è "difficile", ma "indispensabile", ed è "premessa per un futuro di sicurezza comune e di pacifica convivenza". Per questo il Papa ha esortato a "sforzi rinnovati, perseveranti e sinceri, per la composizione del conflitto israelo-palestinese".
(Fonte: "Repubblica.it")
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